Misto di apprensione e paura. È quanto hanno provato tutti i tifosi del Toro alla notizia, nefasta, che arrivava direttamente dalla Serbia su Nikola Maksimovic. Al forte difensore granata, infortunatosi due giorni fa in occasione dell’allenamento con i suoi compagni di Nazionale, è stata infatti diagnosticata una frattura al quinto metatarso del piede sinistro, recita il comunicato, uno dei più brutti infortuni che possano capitare a un calciatore. Si aggiunga che è al vaglio l’ipotesi di un’operazione (che lo staff serbo consiglia) e la frittata è fatta: se gli esami a cui il giocatore, nel frattempo rientrato in Italia, verrà sottoposto nelle prossime ore a Torino confermeranno diagnosi e soprattutto operazione, c’è il rischio che debba restare ai box per oltre due mesi, saltanto, per altro, anche il derby.
Un po’ come era capitato a Marcelo Larrondo due anni fa, in quella partita contro il Milan che suscitò tantte polemiche. L’argentino, poi, rimase ulteriormente fermo per una ricaduta, ma la prognosi iniziale, di poco più di due mesi, era stata già quella volta confermata. Ma se l’attaccante, sfortunatissimo, era comunque facilmente sostituibile, altrettanto non si può dire dell’ex Stella Rossa che Cairo, a fatica, è riuscito a trattenere in questa sessione di mercato anche quando il Napoli si era rifatto sotto proponendo 18 milioni di euro per l’acquisizione del cartellino.
Una brutta tegola per Ventura, che come sostituto ha in rosa Bovo, tecnicamente valido ma non sempre a disposizione per un lungo periodo come quello che, nella peggiore delle ipotesi (che sfortunatamente resta la più probabile), terrà fuori dai giochi Maksimovic. Sono le ore della verità per il centrale che ha il fiato sospeso e lo fa tenere pure all’allenatore e all’ambiente tutto. Un incidente di percorso che, sfortunatamente, capita, e per il quale il Toro dovrà eventualmente essere bravo a uscirne indenne. Le grandi squadre, d’altra parte, si vedono anche in questi momenti.